Approvato in regime di rimborsabilità bezlotoxumab - Ippocraterosa

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Approvato in regime di rimborsabilità bezlotoxumab

Il primo farmaco per la prevenzione
delle recidive di infezione da Clostridium difficile
Un paziente su 4 è a rischio di recidiva dopo il primo episodio di infezione

L’infezione da Clostridium difficile è una tipica infezione nosocomiale, nonché la principale causa di diarrea correlata all’assistenza sanitaria. È particolarmente diffusa negli ospedali e nelle strutture a lunga degenza (per esempio le case di riposo), e colpisce principalmente i soggetti immunocompromessi e gli anziani. Si tratta di un batterio GRAM+ sporigeno, che produce tossine in grado di danneggiare la mucosa intestinale causando diarrea, anche grave. Attraverso un’appropriata terapia antibiotica è possibile debellare il batterio ma le tossine possono persistere nell'organismo e, dopo qualche settimana dal termine della terapia, in un caso su 4, possono ricominciare a replicarsi provocando la ricomparsa dei sintomi: le cosiddette recidive.
Dopo la prima recidiva, fino al 45-65 per cento dei pazienti è a rischio di nuovi episodi, con una conseguente, progressiva debilitazione dell’organismo che aumenta il rischio di morte del 41 per cento. Oltre l’80 per cento dei decessi dovuti alle recidive da Clostridium difficile si verifica in pazienti di età superiore ai 65 anni.
Proiettando a oggi i dati dell’ultimo report ECDC, nel nostro Paese  si stimano circa 21.000 episodi annui di infezione da Clostridium difficile. Dunque, la patologia e le sue recidive hanno un impatto notevole non solo in termini di maggiore rischio di mortalità ma, comportando un prolungamento delle degenze e un aumento dei ricoveri, determinano anche un netto incremento dei costi sanitari. Evitando le recidive, si tutela quindi la salute delle persone e si supporta, al contempo, la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Bezlotoxumab è un farmaco “first-in class”, in grado di cambiare completamente il paradigma di cura del Clostridium difficile in quanto, per la prima volta, introduce l’opportunità di prevenire le recidive contemporaneamente al trattamento dell’infezione – dichiara Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia. “Tale approccio, pensato per tutelare la sicurezza e la salute dei pazienti, comporta anche una sensibile riduzione dei costi di gestione della patologia e consente di innescare un circolo virtuoso che porta a un migliore controllo della diffusione dell’infezione e a un minore utilizzo di antibiotici.”
Martina Serra
Pubblicato il 9 luglio 2018

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