Shock cardiogeno: indispensabile la diagnosi tempestiva - Ippocraterosa

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Shock cardiogeno: indispensabile la diagnosi tempestiva

Lo shock cardiogeno può essere fatale, se non si corre ai ripari con una diagnosi rapida e multiparametrica e un trattamento tempestivo e multidisciplinare focalizzato sull’obiettivo: il Dipartimento Cardiotoracovascolare De Gasperis dell’Ospedale Niguarda di Milano, centro di riferimento per questa condizione patologica, ha un protocollo che è incentrato su una tempistica di intervento rapida per migliorare la prognosi dei pazienti e questo sarà uno degli argomenti del 53° convegno nazionale di Cardiologia, che si terrà a Milano dal 23 al 26 settembre, all’hotel Marriott. Si tratta dell’appuntamento più importante del settore ed è promosso dalla Fondazione De Gasperis, che sostiene il Cardiocenter di Niguarda, leader nei trapianti di cuore, nei sistemi di assistenza meccanica al circolo e specializzato nelle terapie complesse. Lo shock cardiogeno è una condizione clinica che genera una mortalità ancora elevata (intorno al 40 per cento nella fase di ricovero) nonostante i progressi terapeutici, farmacologici e non.  «Durante il convegno parleremo di come curarlo, ma anche della prevenzione della morte improvvisa e della gestione della terapia anti-trombotica nel cardiopatico complesso. Inoltre tenteremo anche di definire meglio le malattie del muscolo cardiaco, le complicate interazioni cuore-cervello e le più recenti indicazioni a procedure interventistiche valvolari e ablative» spiega Cristina Giannattasio, direttore del Cardiocenter e membro del comitato scientifico del convegno che riunisce annualmente 1400 specialisti cardiologi e cardiochirurghi e 300 docenti.

Mara Sala
Pubblicato il 6 marzo 2020
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