Cheratocono: da oggi all'11 ottobre visite gratuite in tutta Italia - Ippocraterosa

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Cheratocono: da oggi all'11 ottobre visite gratuite in tutta Italia

Al via un'importante campagna di informazione e prevenzione che vedrà coinvolti decine di centri in tutto il territorio nazionale. Gli specialisti dei centri coinvolti visiteranno i pazienti che si saranno prenotati sul sito www.curagliocchi.it e presso tutte le strutture nazionali previste.
L'obiettivo è quello di individuare eventuali patologie nei soggetti interessati, ma anche di informare la cittadinanza su un disturbo oculare che può portare a gravi conseguenze per la vista.

La cornea
Costituisce la lente più “importante” dell’occhio. L’efficienza ottica della cornea dipende dalla perfetta trasparenza e dalla regolare curvatura. Queste due caratteristiche, insieme a un cristallino trasparente e una retina sana, consentono la visione nitida. Il cheratocono è una malattia progressiva della cornea, che si assottiglia e si deforma (assumendo una forma conica) provocando una riduzione anche molto grave della capacità visiva. I sintomi iniziali consistono in un peggioramento della capacità visiva: miopia, astigmatismo, immagini sfocate soprattutto in presenza di fonti luminose.

Gli esami diagnostici per esaminare la cornea
La topografia corneale: per una precisa mappatura della forma della curvatura della cornea: è l’esame più importante per la diagnosi del cheratocono
La pachimetria: serve a misurare lo spessore della cornea
L’OCT del segmento anteriore: per visualizzare alcune caratteristiche dell’anatomia della cornea
L’aberrometria: fornisce informazioni sulla qualità visiva dell’occhio

Le cure possibili
Il cross linking corneale (CXL)
È una procedura per la terapia del cheratocono iniziale, cioè quando ancora lo spessore e le curvature della cornea sono discretamente o completamente conservate, e ha dimostrato efficacia nel rallentare e in molti casi a fermare l’evoluzione della malattia. Non è un intervento chirurgico, non vengono effettuate incisioni, suture o altre manovre invasive; è un intervento chiamato “parachirurgico”. Consiste nell’applicazione sulla cornea di un farmaco (Riboflavina) successivamente attivato da una luce ultravioletta della famiglia dei raggi UVA. L’azione della luce associata al farmaco stimola la cornea a rinforzare i legami tra i tessuti che la compongono, determinando un arresto/rallentamento dell’evoluzione della malattia. Lo scopo è sostanzialmente quello di aumentare la rigidità e la resistenza della cornea. Lo specialista può inoltre suggerire, in relazione alla gravità, occhiali, lenti a contatto, impianto di anelli intrastromali, fotocheratectomia refrattiva, cheratoplastica lamellare anteriore o perforante.
Per prenotare una visita gratuita
visitare il sito  www.curagliocchi.it e mettersi in contatto con il centro più vicino.

Mara Sala
Pubblicato il 10 settembre 2019

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