Infertilità nell'uomo e nella donna - Ippocraterosa

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Infertilità nell'uomo e nella donna

L’endocrinologia, occupandosi di diabete, disfunzioni della tiroide, osteoporosi, patologie andrologiche, obesità, oltre a molte malattie rare, riguarda la salute di milioni di italiani. Di questi argomenti si è discusso al 17° Congresso dell'Associazione medici endocrinologi, tenutosi di recente a Roma.
Tra le principali conseguenze del diabete mellito, delle disfunzioni tiroidee e ipofisarie c'è l’infertilità, diventata negli ultimi decenni  una malattia sociale. Si stima che in Italia il 15% delle coppie vada incontro a difficoltà nel concepimento con un'equa ripartizione delle responsabilità a fattori maschili, femminili e di coppia.
“La fertilità negli uomini con diabete mellito è notevolmente ridotta rispetto alla norma - fa presente Olga Disoteo del Gruppo di lavoro Diabete all'Ospedale Niguarda di Milano - per una minore motilità degli spermatozoi  rispetto agli uomini senza diabete. Nelle donne con diabete, invece, a meno di disturbi come l’ovaio policistico, la probabilità di avere un figlio è normale a patto che il diabete sia ben controllato durante la gravidanza, per evitare possibili malformazioni nel feto”.
In tema di disfunzioni tiroidee, nella donna gli omoni prodotti da questa ghiandola possono influenzare l’attività degli ovociti e la recettività dell’endometrio nell’utero, ma la  minore fertilità dipende sicuramente da alterazioni dell’ormone prolattina.
Sia in caso di ridotta o aumentata funzionalità della tiroide si possono verificare più frequenti interruzioni di gravidanza, malformazioni e complicanze del feto.
Negli uomini sia l’ipotiroidismo che l’ipertiroidismo si associano ad una riduzione della produzione del testosterone che influenza la funzione sessuale portando ad una eiaculazione precoce e raramente ritardata, alterazioni della libido fino ad una vera e propria disfunzione erettile. La minor quantità di testosterone porta anche ad una riduzione del numero degli spermatozoi prodotti e della loro qualità con più frequenti difetti della loro mobilità e immaturità che influenzano il potenziale di fertilità maschile”.
“I disturbi all’ipofisi possono essere di natura genetica, tumorale o infiammatoria e portano a sterilità in entrambi i sessi - conclude Renato Cozzi, direttore  della Struttura di endocrinologia all'Ospedale Niguarda di Milano - perché questa ghiandola ha l’importante funzione di produrre le gonadotropine come l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH), ossia gli ormoni che controllano il regolare funzionamento delle ovaie e della produzione degli spermatozoi nei testicoli”.
Nell’infanzia l’ipopituitarismo, ossia un insufficiente produzione di tutti gli ormoni ipofisari, può essere di natura genetica o da trauma durante il parto e la conseguente infertilità si manifesterà alla pubertà. In questi casi il trattamento è una terapia sostitutiva con gonadotropine. In malattie ipofisarie come l’acromegalia e la malattia di Cushing, l’eccessiva produzione dei vari ormoni responsabili di queste sindromi determina una ridotta fertilità che nella maggior parte dei casi viene ripristinata con una terapia specifica.

Raffaella Doyle
Pubblicato l'8 dicembre 2018

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