I malati cronici sono spesso malnutriti - Ippocraterosa

Magazine di medicina, salute e benessere
Ippocraterosa
Ippocraterosa
Ippocraterosa
Vai ai contenuti

Menu principale:

I malati cronici sono spesso malnutriti

Il primo Forum sulla nutrizione clinica NUTRENDO® è stata un' occasione per ricordare che il 9 per cento dei pazienti è già malnutrito alla prima visita oncologica, cioè prima di iniziare le terapie antitumorali. La malnutrizione è presente nel 39 per cento circa dei pazienti in trattamento attivo (chemio e radioterapia) e alcuni studi hanno dimostrato che una percentuale importante di pazienti oncologici muore a causa della malnutrizione. Una ricerca pubblicata sul Journal of Geriatric Oncology evidenzia che su 143 pazienti con più di 70 anni, la malnutrizione è associata a un rischio di mortalità più elevato (fino a 2,6 volte in più).
In questo quadro, la supplementazione calorico-proteica eseguita con i supplementi nutrizionali orali, prodotti classificati come "Alimenti a Fini Medici Speciali" ha evidenziato, in pazienti con diversi tipi di tumore e trattati in diversi stadi di malattia, un miglioramento non solo del peso e dell’assunzione globale di proteine e calorie, ma anche dello stato clinico del paziente, della sua qualità di vita e della sua tolleranza all’esecuzione di cicli multipli di chemio e/o radioterapia.
E’ bene che i cittadini conoscano la differenza tra prodotti utilizzati nella Nutrizione Clinica e quelli utilizzati nell’alimentazione quotidiana comune. I supplementi nutrizionali orali (ONS) sono alimenti a fini medici speciali (AFMS) destinati alla prevenzione o al trattamento della malnutrizione calorico-proteica dovute a stati  patologici; – spiega la Dr.ssa Anna Paonessa di AIIPA (Associazione Italiana Industrie prodotti Alimentari)  – questi alimenti possono presentarsi in forma liquida, cremosa o in polvere quando destinati a soggetti ancora in grado di alimentarsi per via orale naturale”.
Studi di farmaco-economia hanno stabilito che riconoscere e trattare in maniera adeguata la malnutrizione riduce i costi sanitari: - conclude il Professor Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC – Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo –  infatti, si può ottenere un risparmio di 1250 euro a paziente grazie alla riduzione delle complicanze e dei tempi di degenza. Esiste inoltre un’indicazione precisa al trattamento nutrizionale: in neurologia nel 65 per cento dei casi e in oncologia in almeno il 20 per cento”.

Mara Sala
Pubblicato il 21 gennaio 2019
Torna ai contenuti | Torna al menu