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Obesità, la carta di Milano

Amministratori, esperti, associazioni e cittadini insieme per promuovere stili di vita più salutari e garantire diritti alle persone con obesità
Un quinto degli uomini e un quarto delle donne nel mondo è obeso.
Se sommiamo obesità e sovrappeso possiamo arrivare, in alcuni Paesi, a una percentuale che sfiora il 90 per cento.
«La Carta di Milano sull’Urban Obesity – ricorda Michele Carruba, Presidente Centro di Studio e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli studi di Milano – prende origine da uno storico documento siglato a Milano nel 1999 da tutte le società scientifiche europee che si occupavano di ricerca sull’obesità. Fu chiamato “EASO Milan Declaration”, la prima call-to-action degli esperti affinché l’obesità venisse riconosciuta come malattia e come tale trattata con le terapie più opportune e aggiornate. A questa fece seguito, in occasione dell’EXPO 2015 di Milano, la “Carta di Milano”, che elenca i principi della nutrizione salutare, dello sviluppo sostenibile e della sostenibilità ambientale, che allargò gli obiettivi d’azione alla luce dei grandi cambiamenti che lo stile di vita dell’Umanità stava affrontando, come i crescenti inurbamento e urbanizzazione
Nel 2019 è stata approvata dalla Camera dei Deputati una mozione che  prevede, tra i diversi impegni, quello di un piano nazionale che possa armonizzare le attività nel campo della prevenzione e della lotta all’obesità, il pieno accesso agli iter diagnostici per le co¬morbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari, e, nei casi più gravi, l’accesso a centri di secondo livello per valutare approcci psicologici, farmacologici e chirurgici.
"Lo stile di vita nelle nostre città influisce sull’incidenza di molte malattie e tra queste l'obesità e il diabete – spiega Andrea Lenzi Coordinatore Open (Obesity Policy Engagement Network) Italia.
Una vita troppo sedentaria e un'alimentazione non sempre salutare aumentano notevolmente i rischi.»
La carta di Milano si configura come un “patto” per rendere l’ambiente e il tessuto urbano meno obesogeni e orientati a una migliore qualità di vita dei soggetti con obesità, attraverso l’eliminazione di quelle barriere sociali, architettoniche, strutturali e culturali che impediscono loro una vita normale.
Ecco in sintesi i punti:
ADOTTARE
misure che rendano effettivo il diritto alle cure per la persona con obesità;
RAFFORZARE
le leggi in favore della persona con obesità e delle loro famiglie;
PROMUOVERE
il tema dell’obesità e dei sani stili di vita in tutti gli ambiti culturali;
SOSTENERE
e diffondere la cultura della sana alimentazione;
PROMUOVERE
un patto per l'accesso al cibo sano;
AUMENTARE
le risorse destinate alla ricerca sulle malattie del metabolismo che comprendano obesità e diabete;
INTRODURRE
o rafforzare nelle scuole e nelle mense scolastiche i programmi di educazione alimentare, fisica e ambientale
SVILUPPARE
misure e politiche nei sistemi sanitari nazionali e regionali  che promuovano un’alimentazione sana e sostenibile;
PROMUOVERE
campagne di informazione ai cittadini riguardo la rilevanza e i rischi correlati al sovrappeso e all’obesità;
INVESTIRE
nella costruzione di un ambiente e di un tessuto sociale urbano meno obesogeni

Mara Sala
Pubblicato il 19 maggio 2020
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