Ippocraterosa

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TERAPIE GENICHE
COLESTEROLO SOTTO CONTROLLO
Sono in arrivo i primi farmaci per il trattamento di quelle malattie genetiche che causano quantità elevate di grassi nel sangue e conseguenti possibili danni cardiovascolari. L'argomento è stato trattato all'ultimo Congresso della Società italiana per lo studio dell'arteriosclerosi (Sisa).
Una di queste malattie è responsabile anche di accumulo di colesterolo e di trigliceridi nel fegato, con rischio se non trattata di cirrosi epatica. “Oggi disponiamo di un farmaco, approvato in Europa dall'Ema  e in Italia dall'Aifa - fa presente il professor Alberico Catapano, direttore generale della Sisa  e ordinario all'Università di Milano - che somministrato per via endovena una volta ogni due settimane, sta dando evidenti risultati di remissione della malattia”.
Recentemente è stata approvata anche un'altra terapia genica che con piccole iniezioni muscolari agisce sul patrimonio enzimatico e nell'arco di cinque anni riduce del 50% il rischio di pancreatite.
Notizie confortanti per i pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare: nuovi principi attivi, come quello sperimentato dalla Sanofi, intervengono sull’enzima epatico. “Per livelli di colesterolo superiori a 500, forma grave di ipercolesterolemia - avverte il professor Maurizio Averna, presidente della Sisa e ordinario di Medicina interna all'Università di Palermo - sarà disponibile presto la prima cura farmacologica”.
Studi comparativi hanno documentato una riduzione del colesterolo di circa il 50%, dove le statine non danno sempre risultati soddisfacenti.

G.C.S.
Pubblicato il 23 febbraio 2016

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