Ippocraterosa

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UN NUOVO TEST PRENATALE                                                                                                                                               Torna alle notizie
 
 
Privo di rischi per la madre e per il feto, si basa sul prelievo di un campione di sangue materno. Il test neoBona è indicato dalla decima settimana di gestazione e può essere eseguito anche in caso di riproduzione assistita, compresa la fecondazione in vitro per ovodonazione e in caso di gravidanza gemellare. Consente di rilevare il rischio delle più frequenti trisomie fetali: trisomia 21 o sindrome di Down, trisomia 18 o sindrome di Edwards e trisomia 13 o sindrome di Patau. Permette di rilevare il sesso del feto e il rischio di eventuali alterazioni dei cromosomi sessuali. Rispetto ai tradizionali test di screening consente di evitare un gran numero di approfondimenti invasivi (con rischio di aborto) non necessari, poiché ha un tasso di falsi positivi inferiore allo 0,1% (contro il 5% del test combinato).
 
Nelle sedi CAM (32 tra Monza, Brianza e hinterland milanese) e negli altri centri del gruppo Labco Italia (Istituto SDN a Napoli, Il Baluardo a Genova e in diverse città della Liguria), le gestanti possono sottoporsi al test a partire dalla decima settimana di gravidanza, ottenendo il risultato in 7 giorni lavorativi.
 
Per saperne di più: www.neobona.it

M.S.
Pubblicato il 13 novembre 2015       
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