Le donne e i giovani sono i più colpiti: oltre il 52 per cento ricorre ai farmaci da banco per alleviare i sintomi
Uno studio condotto da Human Highway per Assosalute, presentato all’incontro “Mangiare per vivere meglio: il benessere digestivo tra stagioni, tradizioni e stili di vita” ha rivelato che quasi il 65 per cento della popolazione italiana soffre di gonfiore, pesantezza o acidità di stomaco. Il 50 per cento di chi soffre di disturbi digestivi sperimenta addirittura tre o più sintomi.
Per capire come prevenire e affrontare questi disturbi, è intervenuto all’evento Attilio Giacosa, Gastroenterologo presso il Centro Diagnostico Italiano di Milano.
“I disturbi legati al gonfiore e ad altri problemi gastrointestinali sono sempre più diffusi, soprattutto tra i giovani adulti e la popolazione femminile”, ha dichiarato il prof Giacosa – e questi sono il segnare di una particolare condizione, la sindrome dell’intestino irritabile, una malattia funzionale in cui l’intestino appare strutturalmente sano, ma non funziona correttamente. Ciò può causare stipsi, diarrea e fermentazioni anomale, con gonfiore e meteorismo come sintomi comuni. Molti di questi problemi sono legati alla disbiosi, uno squilibrio della flora batterica intestinale”.
Le donne risultano maggiormente colpite da tutti i sintomi considerati, con differenze significative rispetto alla popolazione maschile. In particolare, il dato sulla stitichezza evidenzia un divario marcato, con un’incidenza quasi doppia per le donne.
Dalla ricerca emerge che il 40 per cento degli italiani attribuisce allo stress la causa principale dei disturbi che riguardano stomaco e intestino. Lo pensano soprattutto i giovani adulti (fascia 25-44 anni) e le donne, le quali identificano l’ansia, lo stress e le preoccupazioni (47% donne vs 30% uomini) all’origine di questi disturbi.
“Lo stress”, continua Giacosa, “altera il normale funzionamento dell’apparato gastrointestinale, favorendo infiammazioni e disturbi funzionali come colon irritabile e reflusso”. Non solo: “anche l’abitudine di consumare pasti in modo frettoloso compromette la digestione, aumentando il rischio di gonfiore e pesantezza. Durante la vita, poi, eventi come stress intensi (traumi emotivi e affettivi, o difficoltà prima scolastiche e poi lavorative), diete squilibrate, malattie o l’uso prolungato di antibiotici possono alterare il microbiota intestinale, innescando un processo pro-infiammatorio”.
Ulteriori risultati del sondaggio evidenziano infatti che, tra le cause dei disturbi, vi sono le abitudini scorrette a tavola come mangiare troppo velocemente (20,7%), consumare cibi troppo “pesanti” (15,5%) o alimenti irritanti (18,6%), nonché la sedentarietà (segnalata soprattutto dagli over 65).
“Negli ultimi decenni abbiamo assistito – conclude Giacosa a un incremento del consumo di zuccheri e grassi animali, con effetti negativi sulla salute metabolica e intestinale; la dieta mediterranea, se ben bilanciata, rimane il miglior modello alimentare.
Falsi miti sull’alimentazione e la digestione
- Bere molta acqua duranti i pasti aiuta la digestione (in realtà, troppa acqua può essere controproducente perché diluisce i succhi gastrici e rallenta lo svuotamento dello stomaco)
- Il caffè fa male (il caffè, anche decaffeinato, è fonte preziosa di polifenoli e può essere consumato fino a 2-3 volte al giorno – in soggetti sani- senza effetti negativi)
- L’amaro a fine pasto aiuta la digestione (i superalcolici non aiutano la digestione )
- Il cioccolato è nemico della dieta (vero, se parliamo di cioccolato al latte; falso, se parliamo di fondente con oltre l’80 per cento di cacao; quest’ultimo è un ottimo antiossidante)
- La frutta secca fa ingrassare (in realtà è un ottimo integratore di nutrienti indispensabili al nostro organismo)
I 5 consigli dell’esperto
Seguire un regime alimentare sano: è utile aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale, come frutta e verdura, ed evitare i prodotti eccessivamente lavorati. Scegliere ingredienti freschi e minimamente trasformati
Bere molti liquidi fuori pasto: l’acqua aiuta a eliminare le tossine e contribuisce al benessere generale dell’organismo.
Fare attività fisica, in generale e soprattutto dopo i pasti: almeno 30 minuti di camminata veloce al giorno sono essenziali per mantenere il corpo attivo. Muoversi dopo aver mangiato aiuta la digestione e migliora il metabolismo
Dormire almeno sette ore a notte: il riposo è fondamentale per il benessere fisico e mentale. Dormire almeno 7 ore a notte aiuta il corpo a rigenerarsi e a mantenere un equilibrio ottimale
Riscoprire la socialità durante i pasti: un aspetto fondamentale dell’alimentazione, che tutti dovrebbero considerare, è il valore di mangiare in compagnia.
Per approfiondire
www.semplicementesalute.it