Amministratori, esperti, associazioni e cittadini insieme per promuovere stili di vita più salutari e garantire diritti alle persone con obesità
Un quinto degli uomini e un quarto delle donne nel mondo è obeso.
Se sommiamo obesità e sovrappeso possiamo arrivare, in alcuni Paesi, a una percentuale che sfiora il 90 per cento.«La Carta di Milano sull’Urban Obesity – ricorda Michele Carruba, Presidente Centro di Studio e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli studi di Milano – prende origine da uno storico documento siglato a Milano nel 1999 da tutte le società scientifiche europee che si occupavano di ricerca sull’obesità. Fu chiamato “EASO Milan Declaration”, la prima call-to-action degli esperti affinché l’obesità venisse riconosciuta come malattia». Nel 2019 è stata approvata dalla Camera dei Deputati una mozione che prevede, tra i diversi impegni, quello di un piano nazionale che possa armonizzare le attività nel campo della prevenzione e della lotta all’obesità, il pieno accesso agli iter diagnostici per le co¬morbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari, e, nei casi più gravi, l’accesso a centri di secondo livello per valutare approcci psicologici, farmacologici e chirurgici. “Lo stile di vita nelle nostre città influisce sull’incidenza di molte malattie e tra queste l’obesità e il diabete – spiega Andrea Lenzi Coordinatore Open (Obesity Policy Engagement Network) Italia. Una vita troppo sedentaria e un’alimentazione non sempre salutare aumentano notevolmente i rischi.» La carta di Milano si configura come un “patto” per rendere l’ambiente e il tessuto urbano meno obesogeni e orientati a una migliore qualità di vita dei soggetti con obesità, attraverso l’eliminazione di quelle barriere sociali, architettoniche, strutturali e culturali che impediscono loro una vita normale.Ecco in sintesi i punti:
ADOTTARE misure che rendano effettivo il diritto alle cure
RAFFORZARE le leggi in favore della persona con obesità
PROMUOVERE il tema dell’obesità e dei sani stili di vita in tutti gli ambiti
SOSTENEREe diffondere la cultura della sana alimentazione
PROMUOVERE un patto per l’accesso al cibo sano
AUMENTAREle risorse destinate alla ricerca sulle malattie del metabolismo
INTRODURREo rafforzare i programmi di educazione alimentare
SVILUPPARE misure e politiche che promuovano un’alimentazione sana
PROMUOVERE campagne di informazione sul rischio sovrappeso
INVESTIRE nella costruzione di ambienti urbani meno obesogeni