SIMI, Società Italiana di Medicina Interna lancia l’allarme sulla salute dei polmoni dei giovani e degli adolescenti. Aumento asma e bronchite cronica e inalazione di sostanze potenzialmente cancerogene
Sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato sono sempre più popolari, soprattutto tra i giovanissimi. Introdotti sul mercato con l’auspicio che avrebbero sostituito il fumo di sigaretta nella strada verso la disassuefazione, troppo spesso sono invece un rito di iniziazione dei giovani al fumo (anche di sigaretta tradizionale). Un gruppo di esperti della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) (Paola Andreozzi, Gualberto Gussoni, Giorgio Sesti, Nicola Montano, Antonello Pietrangelo), ha fatto una revisione di tutta la letteratura scientifica, pubblicata su ‘Internal and Emergency Medicine’, sull’impatto delle e-cig e dei prodotti a tabacco riscaldato sulle patologie respiratorie.
Questi prodotti possono infiammare le vie aeree e aumentare la suscettibilità alle infezioni virali. Inoltre, anche se in modo diverso rispetto alle sigarette tradizionali, contengono sostanze chimiche in grado di alterare il DNA e questo potrebbe favorire la comparsa di tumori, anche a distanza di anni. Gli utilizzatori una maggior incidenza di asma/BPCO rispetto ai non fumatori; un dato che allarma soprattutto nei più giovani. Sono in particolare i liquidi aromatizzati (quelli destinati al mercato di giovani e giovanissimi) ad avere la maggior azione irritante sulle vie aeree. Non si tratta quindi di prodotti innocui, anche se meno pericolosi delle sigarette tradizionali, e non emergono prove conclusive sulla loro efficacia nell’aiutare i fumatori a smettere di fumare.
Il 70% dei fumatori vorrebbe smettere, ma non è facile. In media servono 6 tentativi prima di riuscire nell’impresa. Aiutano i cerotti o altre terapie sostitutive a base di nicotina e il supporto comportamentale. E se l’avvento di e-cig e prodotti a tabacco riscaldato era stato accolto favorevolmente come strumento per la cessazione del fumo, adesso quell’entusiasmo si è raffreddato e ci si comincia a preoccupare del fatto che paradossalmente questi prodotti possano addirittura contribuire ad accrescere l’esercito dei fumatori.
Asma e BPCO: due facce dello stesso problema
Sono le più comuni malattie respiratorie nel mondo, una sfida di salute pubblica e un’importante causa di morbilità e mortalità. Secondo lo studio BOLD (Burden of Obstructive Lung Diseases) la prevalenza mondiale della BPCO è del 10,3%, con un trend in salita. L’ISTAT attribuisce all’Italia una prevalenza del 5,6% (probabilmente sottostimata). Anche per l’asma, la prevalenza mondiale si attesta sul 10% tra bambini e adolescenti, per scendere al 6-7% tra gli adulti (in Italia è del 6,1% sopra i 15 anni, con tendenza in aumento). Nei fumatori e nei pentiti della sigaretta queste due condizioni, asma e BPCO, possono coesistere, e non a caso. Il fumo è un importante fattore di rischio per BPCO e un trigger per l’asma. A fumare purtroppo è ancora un italiano su 4 (quasi uno su 3 nella fascia d’età 18-34 anni) e il numero stenta a ridursi ulteriormente. Il 35-45% dei pazienti COPD fuma (solo 1 su 5 non ha mai fumato). Metà delle persone che soffrono d’asma è fumatore attivo o un pentito della sigaretta.
Le numerose sostanze presenti in una sigaretta
700 sostanze chimiche diverse (tra le più note, nicotina, monossido di carbonio e anidride carbonica, metalli pesanti come nichel, cadmio, cromo, arsenico, formaldeide, acreoleina, acetone, idrocarburi policiclici aromatici, catrame, ecc) molte delle quali con proprietà tossiche e cancerogene. Il fumo inoltre è ricco di ROS (radicali liberi dell’ossigeno) dannosi per tutte le strutture dell’organismo, comprese le vie aeree.
Le sostanze della sigaretta elettronica
Rispetto al fumo di sigaretta i liquidi delle e-cig contengono un minor numero di sostanze: glicerolo vegetale, propilen glicole, nicotina e acqua, ai quali si aggiungono aromi artificiali, estratti naturali o una combinazione dei due. Le e-cig non producono fumo, ma vapore. L’inalazione del loro aerosol riscaldato può scatenare un’infiammazione delle vie aeree (anche se con minor violenza rispetto al fumo di sigaretta). I vapori delle e-cig sono inoltre tossici per le cellule (soprattutto nei liquidi molto aromatizzati), ne influenzano la proliferazione e ne alterano la morfologia, in modo simile alla nicotina delle sigarette. Possono inoltre stimolare la produzione di ROS, che danneggiano il DNA e riducono la vitalità delle cellule. Le e-cig inoltre aumentano la suscettibilità alle infezioni respiratorie e possono esacerbare i sintomi di asma e BPCO.
I prodotti HnB del tabacco
Contengono sostanze chimiche dannose come la nicotina, particolato, benzene, acroleina e nitrosamine, in quantità inferiore a quella del fumo di sigaretta tradizionale, ma sempre pericolosa. Il loro uso prolungato si associa ad alterazioni dell’endotelio (il rivestimento interno dei vasi), a danno ossidativo e ad attivazione delle piastrine; aumentano l’infiammazione delle vie aeree e il rischio di infezioni a questo livello. Insomma, sono tutt’altro che innocue.
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