Il vaccino Johnson & Johnson approvato ieri dall’Ema appartiene alla categoria dei vaccini a vettore virale, progettati per preparare il sistema immunitario a identificare e contrastare il coronavirus (SARS-CoV-2) responsabile della malattia COVID-19. Utilizza un virus simile a quello della malattia (adenovirus), modificato e incapace di replicarsi e quindi di attivare la malattia, che ha il compito di veicolare l’informazione genetica e di indurre una risposta immunitaria cellulare con produzione di anticorpi.Il meccanismo di questo vaccino, il quarto approvato in Europa dopo Pfizer, Moderna e AstraZeneca, è quindi simile a quello di Astra Zeneca, già in distribuzione in tutto il mondo. E’ prodotto in diversi Paesi ed è il primo che preveda l’inoculazione di una sola dose. Si conserva alla temperatura tra 2 e 8 gradi e si può quindi avvalere di una logistica più semplice perché può essere trasportato utilizzando normali frigoriferi. L’efficacia dimostrata è attorno al 70 per cento e i risultati migliori sono stati ottenuti negli Stati Uniti (efficacia oltre l’80 per cento). Gli effetti collaterali sono generalmente lievi o moderati e si risolvono entro un paio di giorni dalla vaccinazione.